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Beni culturali? Affidiamoli a McDonald....

Roma, 22 nov. (Apcom) - Il New York Times di oggi dedica un articolo critico e vagamente ironico alla decisione del ministro della cultura italiano Sandro Bondi di nominare alla direzione generale dei musei italiani l'ex direttore di McDonald italia Mario Resca: i "cheeeburgers" scatenano una polemica nel dibbattito italiano sui musei, scrive il quotidiano americano che maliziosamente parla di "fast-food culture" evocando inediti abbinamento tra un "McCaravaggio e una coca medium...".

Gli italiani, scrive il New York Times, "si vantano sempre di avere il patrimonio culturale più ricco del mondo anche se lamentano eternamente di non aver abbastanza soldi per gestirlo". In questo contesto, quindi, fa scalpore la scelta di Bond. "IL signor Resca - scrive lapidario il quotidiano - non ha alcuna esperienza nella gestione dei beni culturali...".

Ma l'inesperienza di Resca non è il rischio maggiore o il più insidioso. In un paese guidato da Berlusconi, un "uomo d'affari arciricco e fiero di esserlo", la "maggior preoccupazione - insiste il New York Times - è quello che sembra un cambio di approccio da parte del governo, che al mandato costituzionale di proteggere il patrimonio culturale italiano sembra voler sostituire un modello imprenditoriale finalizzato allo sfruttamento del medesimo patrimonio".

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